Ormai non è un mistero: anche le vendite di ricambi online sono dominate dai marketplace. Colossi come eBay ed Amazon, che la fanno da padrone.
Quali sono i vantaggi di acquistare ricambi online sui marketplace?
Il marketplace è come un enorme centro commerciale, dove trovi tanti shop e di conseguenza tantissimi prodotti (delle più disparate tipologie) in un solo posto, con una sola registrazione.
Di solito i prezzi sono vantaggiosi perché la competizione tra i venditori al ribasso, allettati dalla possibilità di vendita di grandi volumi, è altissima.
Conviene veramente vendere ricambi online sui marketplace?
Non sempre. E’ vero che i volumi di vendita probabilmente sono superiori, ma:
- per vendere ricambi online bisogna avere prezzi bassi e di conseguenza lo è anche il margine.
- i marketplace trattengono una percentuale sulla vendita mediamente del 10-15%.
- i marketplace tutelano SEMPRE l’acquirente e molto spesso il venditore è costretto a rimetterci soldi.
- attenzione ai costi “occulti”
Bisogna quindi farsi bene i conti in tasca, non sempre il guadagno è sufficiente a coprire le spese. A volte attività apparentemente floride nascondono invece clamorosi buchi di bilancio.
Vendere ricambi online con un ecommerce proprietario
In alternativa si può aprire un ecommerce proprietario, che è come il negozietto all’angolo sotto casa, una rivendita piccola ma in cui non bisogna rendere conto a nessuno, se non al cliente.
Vantaggi di vendere con un ecommerce proprietario
- Nessun costo di commissione sulle vendite.
- Maggiori possibilità di fidelizzare il cliente.
Svantaggi di vendere con un ecommerce proprietario
- Investimento iniziale per la realizzazione del sito.
- Investimento costante in pubblicità e marketing.
- Volumi di vendita inferiori.
Inversione di tendenza
In origine c’erano gli ecommerce, tutte le attività commerciali, compreso quelle di ricambi online, dovevano averne uno se volevano vendere online. Poi sono nati e si sono affermati i marketplace, ci si sono fiondati tutti…
Adesso però molti venditori stanno tornando al passato, scappando dai marketplace e tornando ad investire in ecommerce proprietari.
Il giusto mix per vendere ricambi online
Personalmente credo che la strategia vincente stia come spesso accade nel mezzo: essere presenti su tutti i canali di vendita online cercando però di trarre beneficio da ognuno di essi.
Come bilanciare le vendite online tra ecommerce e marketplace?
- Aprire subito un ecommerce proprietario. Consentirà di avere un margine di guadagno superiore sulle vendite, anche se non saranno tante.
- Non investire troppi soldi in ADV ma cercare di indicizzare il sito in maniera ottimale sui motori di ricerca e comparatori di prezzo.
- Aprire gli shop su eBay ed Amazon: anche se i margini di guadagno sono inferiori c’è un ottimo ritorno in visibilità.
- Non è facile e nemmeno scontato, ma bisogna cercare di indirizzare il cliente per farlo acquistare sul proprio ecommerce.
Vendita Ricambi Online
La vendita di ricambi online per auto è particolarmente insidiosa, poichè per individuare gli articoli compatibili (in inglese Fitment) con la propria vettura, a volte sono richieste delle competenze tecniche.
Se si sbaglia prodotto bisogna gestire il reso della merce, con un conseguente aggravio economico per la seconda spedizione.
Vendere ricambi auto con un ecommerce proprietario
Per superare il problema della compatibilità dei prodotti con la propria vettura, un buon ecommerce di ricambi auto, non può fare a meno di utilizzare un servizio di “catalogo ricambi” che consenta la ricerca dei prodotti partendo dall’individuazione del proprio veicolo, anche tramite la targa.
Le due principali aziende fornitrici di un catalogo dati auto Aftermarket, sono TecDoc e Kromeda. Implementare questo tipo di servizio è abbastanza complesso ed è necessario affidarsi ad aziende specializzate e con esperienza in questo settore.
Tutto questo fa lievitare notevolmente i costi dello sviluppo di un ecommerce proprietario per la vendita di ricambi auto. Il servizio di catalogo dati viene venduto a prezzi non proprio popolari e dopo bisogna pagare l’implementazione.
Vendere ricambi auto sui marketplace
Anche i principali marketplace hanno provato ad integrare un servizio di “catalogo ricambi”: Amazon tramite codice EAN, eBay tramite KType (identificativo veicolo TecDoc). Essendo però sostanzialmente dei marletplace generici, non focalizzati su questo tipo di prodotto, non hanno potuto gestire la questione in maniera adeguata.
Sui marketplace il venditore, non ha l’onere di implementare un servizio di catalogo, il chè all’inizio è una cosa vantaggiosa, ma rischia di avere un tasso di resi molto elevato, dovuto agli errori di individuazione del ricambio. Unitamente alla politica dei marketplace di tutelare sempre e comunque l’acquirente può rivelarsi un aspetto veramente cruciale per un’ attività di vendita e da tenere bene in considerazione.